Miele, Polline, Propoli

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Miele

Bottinato il nettare dai fiori, le nostre api lo trasformano e lo arricchiscono di enzimi per poi portarlo all’interno dell’alveare tramite la trofallassi, ovvero lo scambio da un’ape all’altra del miele e in seguito inserito nelle celle costruiti in precedenza con la cera.

 

 

 

 

 

 

Polline

Il polline è una sostanza molto energetica che non viene elaborata dalle api ma semplicemente raccolta di fiore in fiore. Si attacca ai peli dell’ape che strofinandosi con le zampe la raccolgono, la mischiano col nettare e formano delle palline che stipano nelle cestelle delle zampette posteriori. Quando le palline di polline sono della grandezza idonea, l’ape bottinatrice le porta nell’alveare per poi sistemarla in una cella di cera. Più palline in una cella formano il “pane d’api” la cui raccolta è diventata rara perché laboriosa e poco richiesta.

 

 

 

Propoli

La propoli è una sostanza di origine vegetale che viene raccolta dalle gemme e dalla corteccia delle piante e viene miscelata dalle api con cera e pappa reale. Viene utilizzata dalle api per sigillare l’arnia, come materiale di costruzione e come isolante. Si può ottenere con delle retine apposite sopra i favi oppure per raschiatura. Si presenta di colore scuro e si ottengono delle piccole scaglie. L’apicoltore lo utilizza come tintura per arnie oppure per fare dei liquori oppure lo si può trasformare in spray per la gola disinfettante grazie alle sue proprietà antibiotiche e anti-infiammatorie.

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